RIVANO
CORNIGIOTTO x
Nome:
A Commedia Çellasca
Anno
di costruzione: 1929
Costruttore:
Localita’:
Borgio Verezzi
Materiale: legno x vetroresina misto
Dimensioni:
Lunghezza
galleggiamento m: 5,76
Larghezza
massima m: 1,76
Tipo
di propulsione:
motore vela x remi x
Luogo
abituale di stazionamento: Celle Ligure
Breve descrizione/storia:
"A
Commedia Çellasca", fu costruito a Borgio Verezzi nel 1929
in
un capannone sulla spiaggia da un Mastro d'Ascia di cui non
si
conosce il nome. Il gozzo, originariamente progettato per la
pesca,
fu dapprima usato per il trasporto, quindi ritornò ad
effettuare
il lavoro per cui era stato costruito; in seguito, forte
delle
prestazioni che lo caratterizzavano, per attività da diporto.
Nel
1997 Arecco Giacomo regalò il Gozzo a Corso Gianni che lo
trasferì
da Finale a Celle Ligure ormeggiandolo nel proprio posto
barca
a Cala Cravieu; il Gozzo fu utilizzato da questi e dalla sua
famiglia
per qualche tempo per attività da diporto ma fu trascurato
e
presto abbandonato e, in seguito ad una violenta mareggiata,
affondò.
Da lì a qualche tempo, il gozzo fu tirato in secco ed il
Corso
Gianni lo offerse in regalo ai cugini Michele Venturino e
suo
padre Mario. La bellezza dello scafo e l'immensa passione
per
il mare convinsero Mario e Michele a realizzarne il restauro,
armarlo
con la vela latina e restituirgli lo scopo per cui era stato
costruito:
navigare.
Il
gozzo, ridotto a poco più che un relitto, fu trasferito nel
magazzino
di Michele alla Costa ed iniziò il suo percorso di
ristrutturazione
alla fine dell'estate 2004; il restauro si dimostrò
ben
presto molto più impegnativo del previsto e si rese necessaria
la
mano di un provetto Mastro d'Ascia. Dopo aver analizzato
diversi
preventivi si decise di affidare la rinascita del gozzo al
Mastro
Mino Ottonello che si dimostrò pienamente all'altezza della
sua
qualifica. Il trasferimento del Gozzo a Varazze (precisamente a
Castagna
Buona), nel cantiere del Mastro Ottonello, avvenne fra fine
estate
ed inizio autunno 2004 e nello stesso periodo fu affidato a
Roberto
Cecconi l'incarico di progettare e realizzare, con il velaio
Roccatagliata,
l'armo latino che ne avrebbe completato il restauro.
I
lavori continuarono, tra mille difficoltà e problemi sempre nuovi,
dovuti
in parte all'età dello scafo, in parte allo stato di conservazione
dei legni, ed in gran parte ancora,
sicuramente alla volontà di ridare
vita
ad uno scafo perfetto, finendo per suggerire il nome che battezza
ora
la barca, che ormai cominciava a sentire l'odore del mare e le
sferzate
del vento: "A Commedia Çellasca".